VALVERDE: ARPA BIRMANA                             


I SENTIERI DI VALVERDE
 
 
 
     Nel dicembre 1995, edito dagli Assessorati all'Ecologia e alla Cultura del comune di Botticino, viene dato in omaggio ai Consiglieri comunali "I Sentieri della Valverde - un manuale di facile consultazione, un valido compagno di camminate per chi intende avventurarsi alla scoperta della Valverde ... con annotazioni di interesse scientifico sulla flora e sulla fauna locali. Così è detto nella presentazione del libro, molto apprezzato, per la verità.
    In due finestrelle a pagina 57 si legge dell'eccidio di tre partigiani della 122a brigata 'Garibaldi' compiuto dai nazifascisti il 28 ottobre 1944 in località "Fratta" ma neanche un cenno su un altro analogo episodio compiuto da una banda partigiana del luogo, fra il 9 e il 13 maggio 1945, ben oltre quindi la fine delle ostilità, in località "Bus dei Osei", poco distante dalla "Fratta".
    Per colmare la lacuna, in "Appendice alla pagina 57, provvedevo alla ristampa di una cronaca del 1957 mondata però dei particolari ... efferati ed agghiaccianti più di altri che si conoscono
    Nonostante un'apparente pubblica indifferenza, quella memoria è stata tutt'altro che ininfluente, tanto da indurmi a chiedere, nel novembre 1996, un'area di superficie a giardino nel locale Cimitero, atta all'erezione di una croce in ferro a ricordo dei Caduti e dei Dispersi della R.S.I.". - Dopo vari solleciti, il Sindaco di Botticino con sua - n.° 7567 del 21.5.1997 mi rispondeva che "l'amministrazione Comunale non intende aderire alla Sua richiesta" anche perché sul Monumento ai Caduti antistante il Municipio sono riportati i nomi di tutti i Caduti della prima e della seconda guerra mondiale e inoltre perché il Comune ha concordato con il Gruppo Alpini di Botticino Mattina "l'iscrizione dei nomi di coloro che hanno combattuto per i propri Ideali e che per tale causa sono periti sotto le armi durante il secondo conflitto mondiale, anche sul Monumento esistente nel Cimitero di Botticino Mattina".
    Non pago di ciò, appreso che nel Cimitero di Botticino Sera esiste un loculo con una lapide indicante "CITTADINI DI LUMEZZANE DECEDUTI IN BOTTICINO - 1945", lo scorso settembre ho chiesto di poter provvedere alla sostituzione della lapide esistente con un'altra meno vaga, con incisi i nomi delle innocenti vittime della guerra fratricida.
    Così, anche per il tangibile contributo del comm. Luigi Becchetti, familiare diretto di due delle undici Vittime, sabato 7 novembre 1998 è stata benedetta la nuova lapide.
    Alla cerimonia, preceduta dalla S. Messa officiata dal Rev. Parroco don Gianni Festa e partecipata con dignità e fierezza, hanno presenziato i familiari delle Vittime e un buon numero di cittadini.
    Seppure doverosamente invitato per la disponibilità e sensibilità dimostrate, è mancata la presenza del Sindaco la cui partecipazione, "la stessa che usualmente riserva alla commemorazione dei Caduti partigiani della "Fratta", sarebbe stata segno di pena e di commozione comuni, per le vittime e per i carnefici, chiunque essi siano"!
    In chiusura, il mio ringraziamento è andato a quanti, anche della Amministrazione comunale, hanno reso possibile la cerimonia, ai botticinesi presenti  "per Tuo tramite, anonima Sposa e Madre, che hai tolto tre fiori dal mazzo destinato ai Tuoi Morti per offrirli ai Nostri, - a cui la gente, qui, non vuole bene - hai detto! - "
    L'Urna, forse prima e unica in territorio bresciano, racchiude idealmente gli oltre seicento - fra militari e civili - Caduti e Dispersi della RSI in questa provincia. - Sia Essa di conforto per i familiari e di ricordo per i superstiti come l'orazione funebre, prima letta dal Celebrante il sacro Uffizio e poi riletta e ripetuta dai presenti, sia un messaggio per Uomini liberi e di superiori sentimenti: Signore creatore dell'Universo e di questa piccola terra, volgiti pietoso alla nostra Patria - fa che gli italiani si ritrovino fratelli - che scompaia ogni odio - che padri e madri possano gioire dei figli - che i bimbi crescano col sorriso della vita - che percorrano, uomini fra gli uomini, le vie del mondo.
    Quale ultimo atto, l'adempimento burocratico della Delibera di Giunta n° 191 del 18.11.98 e la Concessione n° 128 del 30.11.1998: ".. il Comune di Botticino concede al sig. Ortolani Icaro che accetta in qualità di Delegato provinciale dell'Ass. Naz. Famiglie dei Caduti e Dispersi della R.S.I., l'uso del loculo n. 12 della campata 46 del cimitero di Botticino Sera contenente i resti mortali di Cittadini di Lumezzane deceduti in Botticino il 09.05.1945, ai seguenti patti e condizioni - il diritto di concessione viene fatto a titolo gratuito - la cella individuale è capace per i soli defunti già contenuti - il diritto di sepoltura è circoscritto alle sole persone per quali viene fatta la presente concessione - il diritto di concessione ha la durata di anni 30 e pertanto verrà scadere il 30.11.2028 salva la facoltà, da parte degli eredi, del rinnovo della concessione e il pagamento della tariffa in vigore al momento della richiesta - le spese di manutenzione del loculo ed ogni altra inerente, sono a totale carico del concessionario sig. Ortolani Icaro.
 
 
I SENTIERI DI VAL VERDE
          Come il Maggio 1945 vennero orribilmente assassinati dieci italiani.
     Da Piazza 4 Novembre a Botticino Sera, avanti per Via Don Orione, a sinistra per un tratto di Via Seminario, a destra per Via Castelli quindi dritto per Via Ghiacciarolo per giungere prima alla Cascina omonima e poi al Molino dell'Ora.
    La strada prosegue ma prima di perdersi ai piedi del Monte Pistone, rasenta due buche conosciute come «Bús dei Osei». E un anfratto naturale con due bocche intercomunicanti che si estende per una dozzina di metri in direzione Est...
     La notte del 9 maggio 1945 vi si ferma una autocarro... che poi ridiscende allegramente, verso Botticino Sera...
    Tornato il silenzio, tale G.L. che abita nei pressi, si spinge a vedere dove era fermato il camion e con orrore, nella prima buca intravede una testa e un piede.
    G.L. corre a chiamare F.R. che abita poco di sotto; insieme risalgono alla buca e scoprono che in parte coperti da terriccio e parte da un telo tenda, vi sono dei morti. Avvertiti del ritrovamento, con il parroco e il dottor L.P., salgono L.A. e G.N.: insieme con G.L. e con F.R. estraggono dalla buca dieci cadaveri.
    Hanno tutti il volto irriconoscibile, due hanno le mani legate dietro la schiena; quasi tutti sono senza unghie...
    Dopo qualche giorno, due scampati a un successivo eccidio di prigionieri nelle scuole elementari di S. Eufemia, ne rivelano i nomi: Becchetti Bortolo, Becchetti Triburzio, Bertarini Luigi, Caminada Pietro, Perotti Giuseppe, Perotti Luigi, Rizzo Gaspare, Rocca Primo, Secchiari Rosolino, Seneci Angelo.
    Erano tutti di Lumezzane, prelevati dalle loro case perche fascisti o presunti tali.
 
 
LA VOCE DEL POPOLO 1957
 
NUOVA CONTINUITA' IDEALE N. 1-2 Gennaio-Febbraio 1999 (Indirizzo e telefono: vedi PERIODICI)

ARPA BIRMANA

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